mercoledì 28 aprile 2010

Aspettando che domani il mondo cambi mi guardo, bella bella, la guerra di Troia.
Perché bella, bella?
Certo non perché Troia fu incendiata e nemmeno per tutti gli uomini che morirono in combattimento.
Facendo un paragone tra le guerre di allora e quelle di adesso, trovo che ci sia una grande differenza. Si, gli uomini morivano anche allora, c'erano le razzie che ora non ci sono più, ma chi moriva lo faceva con onore, i combattimenti erano corpo a corpo, uno contro l'altro, ad armi pari.
Certo ci fu quel gran paraculo di Ulisse a rovinare tutta la correttezza bellica.
E certo! Lui ha dato l'esempio e tanti altri, che gli sono andati dietro nei secoli, con l'inganno hanno riportato le loro gloriose vittorie.
Il mondo è pieno di conflitti e non se ne può più, ci sono quelli di moda, quelli dimenticati e quelli ancora in gestazione.
Mi chiedo perché, chi vuole fare la guerra, non fa un bel corpo a corpo con l'avversario lasciando in pace il resto dell'umanità.
Forse domani sarà ancora così, come nei tempi antichi, senza bombe chimiche e senza nobili falsi pretesti.
Le guerre belle, belle sono quelle della storia antica e soprattutto quelle che non si combattono, quelle moderne non mi piacciono affatto e con la speranza che scoppi la pace, vado a letto aspettando un domani sereno.

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