Ho scritto LE SETTE STANZE DEL CUORE, una pagina dietro l'altra, senza un programma prestabilito, facendo vivere ai personaggi la loro vita.
Scrivere, se ci si lascia prendere la mano è facile. Possiamo mettere le nostre paure, le nostre emozioni e le nostre speranze o invece possiamo far salire alla mente parole ascoltate, confidenze ricevute e storie di cui siamo stati testimoni, per poi elaborarle.
Non è difficile scrivere, basta entrare nel cuore dei personaggi e farli muovere in autonomia, staccati dal nostro pensiero. Possono infatti comportarsi in modo completamente diverso da quello di chi scrive, se l'autore li lascia liberi, senza condizionare le loro azioni.
Scrivendo, io persona qualunque, avevo fatto una scommessa oltre che con un'altra persona, soprattutto con me stessa.
So dipingere, ma dopo un po' mi sono stancata ed ho piantato tutto lì, ho iniziato mille cose ma non ho mai concluso molto ed allora la scommessa è stata quella di scrivere un libro di almeno 100 pagine e questa partita l'ho vinta.
Mentre scrivevo non facevo progetti e la decisione di inviarlo, una volta finito, ad un Editore, è stata casuale.
Pensando alla mia comodità l'ho mandato all'Editore più pubblicizzato e più vicino.
Passavano i mesi e pensavo di rifornire di inchiostro la stampante per fare una copia anche per me, quando ecco la lettera dell'Editore, ahimè a pagamento, che accettava di pubblicare il mio libro.
Chi mi conosce? Presuntuoso pretendere che qualcuno puntasse rischiando su di me ed allora ho firmato il contratto.
Quando è arrivata la contropartita del pagamento, 180 libri che avrei dovuto vendere per rientrare del mio, per poco non mi è venuto un coccolone vedendo, in concreto, la quantità di volumi che avevo davanti.
Strano, ma vero, sono passati tre mesi ed i libri sono tutti venduti e se vorrò averne qualcuno a portata di mano, dovrò comprarne ancora.
Non so se venderò qualcosa al di fuori del mio giro, la vendita si basa su una distribuzione su richiesta da parte dei librai .
E qui il cane si morse la coda.
Se il libraio non vede il libro, certamente non lo tiene; se il lettore non lo vede, non lo compra ed allora affidiamoci agli acquirenti on line ed alla loro curiosità.
Ma una soddisfazione l'ho avuta, vederlo girare nel web pubblicizzato è una cosa molto gratificate.
E' il mio primo libro, è particolare, picchia dentro l'anima, ma da una speranza.
Non ci sono rose o fiorellini, niente tramonti o baci sulla spiaggia, ma il nulla, il fuoco e la sconfitta dei nemici interiori.
Scrivi, scrivi, ho ucciso anche i miei.
Aspettando domani vi auguro di uccidere anche i vostri.
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